Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel 2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco (http://www.sevenforums.com/news/22625-18-cool-things-windows-7-does-vista-doesnt.html). Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI
Perché Windows 7 si chiama così? Perché è, in effetti, la settima “versione” di Windows: dopo Windows 1 (1985), Windows 2 (1987) e Windows 3 (dal 1990, anche con tecnologia NT) fu la volta di Windows 4 (Windows ’95, Windows ’98, Windows ME, Windows NT 4.0). All’alba del nuovo millennio arriva Windows 5 (Windows 2000, Xp, MediaCenter, Server 2003). Nel 2006, con Windows Vista e Windows Server 2008, fa la sua comparsa Windows 6 ed ora siamo a tutti gli effetti a fare i conti con la settima grande famiglia di sistemi operativi (Seven e Server 2008 R2). Ma allora perché Seven è “etichettato” come Windows 6.1? Quella è solo una etichetta. Microsoft ha confermato che i nuovi Seven e Server 2008 R2 si fondano sulla versione Windows 7.0 del Kernel ma che i sistemi “riportano” 6.1 per permettere ai programmi di interfacciarsi meglio: i programmi (o meglio, le API) per Vista, che richiedevano la versione 6.0 del Kernel per funzionare correttamente, funzioneranno anche con la versione 7 perché “leggeranno” 6.1. Detto questo, in molti contestano il fatto che Seven sia una Major Release al punto di meritarsi un “salto di Kernel” di una unità. In effetti, ad un occhio poco attento che analizza Windows 7 dopo aver usato Vista, la realtà può sembrare questa. Ma i cambiamenti “sotto il cofano” ci sono e sono molti. C’è una differente gestione del caricamento del sistema (di cui parleremo domani), una rivisitazione del controllo UAC (ne parleremo lunedì), una migliorata gestione degli aggiornamenti di sistema, alcuni ritocchi alla già ottima interfaccia grafica di Vista, l’introduzione graduale di Ribbon anche nei programmi di sistema, una spinta verso i servizi Live per rendere più snello il sistema (Live Messenger, Movie Maker, Calendar, Mail), una innovativa taskbar (ma ne parleremo martedì), il completo supporto al Multi Touch, un sistema di ricerca file notevolmente potenziato e molte altre modifiche al codice di Vista che non ci è dato conoscere. Ma, se avete usato Vista con un poco di coscienza critica e ora state usando Seven, sono sicuro che queste cose le avete provate di persona e non serve dilungarsi oltre. Se invece proprio non mi volete credere ecco un elenco. Sempre parlando del cuore di Windows 7 bisogna ricordare che verrà proposta all’utente una schermata in cui sarà possibile scegliere il browser da scaricare. Windows Internet Explorer 8 sarà addirittura disattivabile (anche se molte sue librerie continueranno a “pompare” la Shell di Seven).
A domani, quando parleremo di PRESTAZIONI
[Omnia/Luca Zaccaro]
4 risposte a “Windows “7 Days”: Core”
Davvero interessanti i tuoi ultimi articoli, come avevi promesso 🙂
Ma ho anche molto apprezzato il post sui ‘total utonti’, per l’argomento originale eche non conoscevo.
Buon WK, Luca.
Grazie Sebastiano.. vedo che anche tu hai mantenuto la promessa di commentare 😉
Buon Weekend anche a te!
[…] Questa volta non ci sono scuse: è stato fatto di tutto per permettere a tutti di poter utilizzare da subito il nuovo sistema: Microsoft ha addirittura rinunciato a “far vedere” la scritta Windows 7.0 pur di far funzionare alla perfezione tutto ciò che funzionava con Windows Vista. […]
[…] solo una Presentazione, Venerdì abbiamo parlato di Versioni, Sabato di Core, Domenica di Prestazioni, Lunedì di Sicurezza, Martedì di Interfaccia, ieri invece è toccato […]