Internet Explorer 6: croce e delizia di ogni “navigatore”. Quando fu introdotto e distribuito con Windows Xp nel 2001 molta gente, purtroppo, confondeva questo programma con la rete a cui permetteva di accedere. E le cose non sono poi migliorate di molto. A dieci anni di distanza c’è ancora chi è convinto che quell’icona a forma di “e” che si è trovato sul desktop sia proprio il “simbolo di internet”.
Bene, dopo 10 anni (che in questo campo equivalgono ad un’era geologica) Internet Explorer 6 detiene ancora una buona fetta di mercato. “Die Hard” verrebbe da dire. Come è facile capire questo è un male: l’utente è più vulnerabile, i suoi dati sono in pericolo e i creatori di siti internet impazziscono! IE6 non ha un buon rapporto con gli standard del Web e capita spesso che un sito perfettamente funzionante su IE7/8, Chrome, Firefox, Opera ecc.. risulti totalmente inaccessibile per chi monta ancora questa vecchia versione.
Ma perché Internet Explorer 6 è ancora diffuso? Primo: perché è installato di default su Windows Xp, tutt’ora il sistema operativo con la più larga fetta di mercato, due: perché molti utenti non sono in grado o non hanno voglia di cambiare browser e, se il loro PC ha più di due anni, resteranno per sempre in compagnia di IE6. L’ultimo motivo è anche il più pericoloso: molti applicativi, aziendali di solito, sono compatibili con il solo IE6: troppo costoso riscrivere righe di codice per introdurre il supporto ai nuovi browser!
Insomma, la vita di IE6 sembra destinata a durare ancora molto.
O forse no? Google, sinonimo di innovazione per quanto riguarda il mondo di Internet, ha deciso che dal 1° Marzo non ci si potrà più collegare al suo servizio “Docs” usando la vituperata sesta edizione di Internet Explorer.
Ecco la dichiarazione: “Il web si è evoluto negli ultimi dieci anni, passando da semplici pagine di testo a corpose applicazioni interattive, con video e voce. Purtroppo, i browser molto vecchi non eseguono molte di queste nuove funzionalità in modo efficace. Molte altre aziende hanno già smesso di utilizzare vecchi browser come Internet Explorer 6.0, nonché i browser che non sono supportati dai loro stessi produttori. Il web si è evoluto negli ultimi dieci anni, passando da semplici pagine di testo a corpose applicazioni interattive, con video e voce. Purtroppo, i browser molto vecchi non eseguono molte di queste nuove funzionalità in modo efficace “dice Sheth.“Molte altre aziende hanno già smesso di utilizzare vecchi browser come Internet Explorer 6.0, nonché i browser che non sono supportati dai loro stessi produttori.”
Non sappiamo quanto questa decisione sia legata alla recente polemica per quanto accaduto in Cina. Personalmente penso che la volontà di escludere IE6 dalla lista dei browser supportati da Google fosse maturata già da tempo e, probabilmente, questa decisione verrà presto applicata anche ad altri servizi della compagnia di Mountain View.
Riuscirà Google ad accelerare il processo di abbandono di IE6? Credo che questa sia una spinta decisiva. Ricordo inoltre che Microsoft non è stata a guardare: Internet Explorer 8 è un ottimo prodotto, e presto vedremo anche all’opera il nuovissimo “Gazzelle”
[Omnia/Luca Zaccaro – via Vistablog]