Libertà di voto (e di vergogna)


Caspita, lottano tutti i giorni (anche e soprattutto all’interno del suo stesso partito, senza mezzi fini) per eliminarlo, per guadagnare poteri. Ma quando c’è da metterci la faccia per risolvere i clamorosi errori compiuti da chissachì, guarda caso, a scendere in campo è sempre lui. Aveva detto “Delego, agite voi..” riferendosi alla presentazione delle liste per le regionali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma come pensano quelli del PdL di sopravvivere a Berlusconi? Continuando così? Comunque, lasciamo per un attimo da parte il caso della lista romana “mai presentata” e spostiamoci nella molto più importante Lombardia per parlare dell’esclusione del listino di Formigoni. Qui si parla di mandare al voto una intera regione senza possibilità di votare per chi, in quel caso, raggiunge di norma i 2/3 delle preferenze: capite anche voi che relegare il tutto ad un semplice “le regole vanno rispettate” non basta. La democrazia ne risulterebbe davvero indebolita. Serve dunque una soluzione politica per ridare ai cittadini la loro libertà di voto, da esercitare valutando liberamente se il PdL questi voti se li merita davvero.

Anche dall’altra parte sembra che questo l’abbiano capito e il solito Silvio è subito salito al Colle per un colloquio con Napolitano che però non sembra aver ancora risolto la questione. Nei prossimi giorni seguiremo l’evolversi della questione, ma le vie percorribili sono a grandi linee 3: o si va a votare in Lombardia senza Formigoni (molto improbabile), o si fa ricorso ad una legge o un ddl (soluzione da evitare ad ogni costo) o ci si siede attorno ad un tavolo e, offrendo le dovute contropartite, si rinvia il voto di qualche settimana.

Resta il fatto che, in alcuni casi, il partito di Governo ha fatto davvero una pessima figura. Ma gli sta bene a quelli del PdL: si ricordino che il futuro del partito non può prescindere da Berlusconi, a meno che non sia lui stesso a dettare i passi e le condizioni del suo progressivo (e normale) passaggio di testimone.

PS: la lista della Polverini in Lazio è stata riammessa.

[Omnia/Luca Zaccaro]


2 risposte a “Libertà di voto (e di vergogna)”

  1. Non scarichiamo su altri colpe ed inefficienze al vostro interno come già si sentono, purtroppo, anche in tv. Una cosa è certa che in questo pseudo partito o popolo c’è poca materia grigia e molta ma molta materia giudiziaria, ci sono un sacco di “vavuse” che sparlano e gettano fango e merda sugli altri anche quando a sbagliare sono loro. Io non dico che non voglio che questo pseudo popolo non VOTI dico solo e con molta fermezza che ci sono delle regole e VANNO rispettate perchè se a sbagliare fosse stata l’altra parte cosa sarebbe successo?????????
    bye

  2. Ciao nice.. guarda io sono a dir poco allibito dalla incompetenza dimostrata in questo frangente da alcune componenti del PdL e se questo non è emerso dall’articolo chiedo scusa, evidentemente mi sono espresso male. Il senso del post, scritto decisamente di getto, è pressapoco questo: si eviti di escludere il listino Formigoni per vizi di forma (commessi poi da tutti, è una questione di quanto ci si voglia focalizzare) e si faccia in modo che siano i CITTADINI a punire il PDL per il casino che ha combinato. Andare a votare in Lombardia senza PDL e Lega è come se in Emilia venissero esclusi PD e comunisti e il PDL vincesse a fronte di una partecipazione al voto del 30%: chi (e quanti) sarebbero i cittadini davvero rappresentati da queste giunte?

    Caso diverso, almeno per quanto mi riguarda, per la lista PDL nel Lazio: per un motivo o per l’altro quella lista NON è MAI stata presentata e non dovrebbe essere in alcun modo riammessa.

    Ultima questione: se una cosa del genere fosse successa a parti invertite la sinistra avrebbe invaso le piazze di mezzo mondo aiutata dai vari Scalfaro & Co. a sbraitare contro il Governo e Berlusconi sarebbe stato raffigurato da tutti i loro giornali come la caricatura di un dittatore.

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