Serie A: Milan 3 – 0 Juventus


Finalmente è finita. Non se ne poteva più. E dopo aver visto di tutto e anche di più chiudiamo questa imbarazzante (per non dire drammatica) stagione in uno scatolone sperando di non dover mai più rivivere delusioni sportive come quelle che ci hanno regalato questi nove mesi. Finisce proprio come ci si aspettava: con una sconfitta, subendo una marea di gol, senza proporre gioco e senza dar l’idea di una vera squadra. A San Siro va in scena l’ennesima replica di ciò che abbiamo imparato, nostro malgrado, a conoscere: 11 giocatori che corrono svogliatamente dietro ad un pallone. Emblematica la “scelta” di Gigi Buffon di non chiudere in campo il campionato come a dire “questa non è la fine che mi merito”. A chiudere, perfino il record negativo di sconfitte e gol subiti eguagliato (e si parla degli anni 60..).

Da domani, anzi da lunedì, sarà tutta un’altra storia. Nuova dirigenza, nuovo allenatore, nuovo staff tecnico e sicuramente nuovo mercato (indispensabile per tornare competitivi). Un futuro, quello targato Agnelli, che si spera essere glorioso e vincente come il ciclo vissuto per tutti gli anni novanta fino al “forzato” azzeramento avvenuto nel 2006.

Chiudo con due note di servizio: la prima è che al più entro domani sarà on-line la classifica con i voti (impietosi, lo anticipo) ai giocatori e dirigenti della rosa 2010/2011. La seconda è un avviso: questo esperimento, il fatto di raccontare la partita ogni settimana, non avrà un seguito. Un po’ perché non ha ottenuto i risultati che mi ero prefissato e un po’ perché inizio a pensare che abbia portato parecchia sfortuna.. A partire dalla prossima stagione dunque ci saranno articoli sono in occasioni speciali, grandi prestazioni (si spera) o scandalosi spettacoli. Non posso promettere nulla per quanto riguarda i mondiali visto che ho una laurea da portare a termine, dunque per il momento vi do appuntamento (per quanto riguarda questa categoria del blog) alla stagione 2010/2011 sperando di poter raccontare tutta un’altra storia.

PS: chiudo con i miei complimenti a Leonardo, veramente un uomo di classe anche nel momento dell’addio. Il mondo del calcio ormai ci propone raramente esempi del genere.

[Omnia/Luca Zaccaro]


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