Per chi, come me, ha visto l’ultima puntata di X-Files sapendo che un serial del genere non sarebbe più tornato sarà sembrato un deja-vu. Parlo di Lost, la serie TV perfetta del ventunesimo secolo, giunta al suo attesissimo epilogo in mondovisione.
Se le aspettative erano molte, devo confessare che Abrams & Co. non hanno affatto tradito i milioni di fan incollati al televisore. L’ultimo doppio episodio svela gli ultimi misteri e regala un finale pieno di ispirazione filosofica, così come è sempre stato in questa serie.
— INIZIO SPOILER —
Sull’isola, nella vita “reale”, Jack (successore di Jacob) e l’uomo nero (nel corpo di Locke) si affrontano per l’ultima volta: insieme portano Desmond alla sorgente, lo calano nella grotta affinché possa togliere il tappo che sembrerebbe separare due mondi o dimensioni diverse. Una volta portato a termine il compito, l’isola inizia a sprofondare nell’Oceano e l’uomo nero sembra aver vinto. In realtà Jack lo colpisce e si scopre che la sua invulnerabilità è sparita insieme alla stabilità dell’isola stessa. A questo punto è l’uomo in nero a colpire Jack e in seguito a scappare verso la sua nave. Intanto Ben, Richard e Miles trovano Lapidus in acqua, sopravvissuto allo scoppio del sottomarino, e insieme si dirigono all’isola Hydra, per fuggire con l’aereo della Ajira (che riescono a riparare). La scena si sposta alla “grotta dei nomi” di Jacob, vicino alla quale l’uomo nero ha nascosto la barca a vela con cui lascerà l’isola: Jack lo raggiunge ed inizia l’epico scontro. Il nuovo protettore dell’isola viene ferito ad un fianco dal pugnale dell’uomo nero, che però sembra avere la peggio in seguito ad un colpo di fucile esploso da Kate, giunta a soccorrere l’amico. La vita dell’uomo nero si conclude definitivamente quando Jack lo spinge giù nella scarpata. Morto il “cattivo”, l’isola continua a sprofondare. James e Kate si dirigono verso l’aereo dove li attendono Lapidus, Richard, Miles e Claire (che dopo alcuni tentativi riescono finalmente a lasciare l’isola), mentre Jack, Hugo e Ben tornano alla sorgente. Qui Jack decide di sacrificare la sua vita per sistemare il tappo smosso da Desmond, dopo aver fatto giurare Hugo come “nuovo Jacob”. Nella grotta, Jack fa risalire Desmond e poi rimette il tappo al suo posto. La luce torna a riempire la grotta e Hugo chiede a Ben di fargli da “vice”.
Nella presunta timeline parallela, tutti i protagonisti si ritrovano grazie all’operato di Desmond e via via riacquistano i ricordi della vita vissuta sull’isola. L’unico a non voler ricordare sembra proprio essere Jack, che intanto cura Locke (che torna a camminare). Il luogo d’incontro è il gala di beneficenza organizzato dal padre di Miles per Charles Widmore. In seguito la scena si sposta in una chiesa, quella in cui doveva svolgersi il funerale del padre di Jack (la cui salma arriva proprio in quella chiesa durante l’episodio). Kate arriva in chiesa con Jack e gli dice che può entrare dal retro. Questi, in una sala, trova proprio la bara del padre, la tocca e riacquista finalmente tutti i ricordi. Poi la apre e scopre che è vuota. A questo punto sente Christian, il padre, che lo chiama. Si volta e lo vede nella stanza. All’inizio Jack è confuso, chiede al padre come possa vederlo (dato che è morto) e questo gli fa capire che anche Jack è deceduto, così come tutti gli altri. Si scopre finalmente che la timeline parallela è una realtà immaginaria, senza tempo e senza luogo, in cui gli “spiriti” dei Losties si sono ritrovati perché, per “andare avanti”, devono essere tutti insieme, dato che hanno passato insieme la parte più importante della loro vita. Christian dice anche che “non si muore soli” (come invece suggeriva l’episodio “Si vive insieme, si muore soli”). I due entrano nella sala principale della Chiesa, dove Jack si unisce finalmente a tutti i suoi compagni d’avventura. Sull’isola intanto vediamo Jack, catapultato nel campo di bambù dalla forza elettromagnetica, sdraiato sull’erba, morente, con lo sguardo al cielo. Dalla foresta arriva Vincent che gli si sdraia accanto. Nel cielo Jack vede l’aereo Ajira che sta portando a casa i suoi amici. Capisce allora di avere finalmente portato a termine il suo compito e muore con un sorriso stampato in volto. Nella chiesa è finalmente giunto il tempo, per lo “spirito” di Jack, di unirsi a quello di Kate. Christian apre il portone della chiesa e una luce bianca e fortissima avvolge tutti. La serie si chiude con l’occhio di Jack, sull’isola, che si chiude e con un’ultima immagine dei detriti del volo Oceanic che riposano sulla spiaggia.
— FINE SPOILER —
Che dire, un finale davvero profondo e spettacolare per una serie che non dimenticheremo mai.
Everything happens for a reason..
Una risposta a “Lost, congedo da applausi”
Aldo Grasso, ieri sul Corriere, ha parlato dell’ultimo episodio di Lost.. sintesi della puntata e quindi i soliti commenti e apprezzamenti.. ma poi conclude in questo modo: “Ma se i protagonisti fossero morti al momento dell’impatto e il naufragio fosse solo il loro limbo?”. Ma ci è o ci fa?