La Maggioranza non c’è più


Ciò che è successo poco fa alla Camera ha reso formale una situazione ampiamente preanunciata: il Governo non gode più della maggioranza parlamentare a Montecitorio. Servivano 316 voti, la “maggioranza” ne ha espressi 299. Ergo, come si diceva ai tempi di Prodi, “la maggioranza non c’è più”. E non, sia chiaro, per le assenze di questo o quel Ministro impegnato in una missione diplomatica quanto per la precisa ed esplicita volontà di un gruppo di deputati eletti con la maggioranza che ora dimostrano di avere le mani libere e di potersi consultare con parte delle opposizioni con l’unico scopo di mettere in difficoltà il Governo.

Io non la farei troppo lunga, non starei qui a chiedermi o no se fidarsi di Fini e delle sue rassicurazioni circa la lealtà e la fedeltà. Quando un Governo non riesce più ad esprimere una maggioranza parlamentare (soprattutto se solo in una camera) non resta altro da fare che salire al Colle ed informare il Presidente della Repubblica il quale, verificata l’impossibilità di formare un nuovo “governo d’inciucio” (i numeri al Senato non lo consentono) dovrà dichiarare conclusa questa legislatura.

Era abbastanza probabile che ciò non sarebbe avvenuto oggi, in prossimità della pausa estiva. Ma i numeri comparsi oggi alle spalle di Fini portano dritti dritti verso il Quirinale. A settembre, alla prima occasione utile e dopo un’estate “in trincea”.

A questo punto ogni altra strada sarebbe solo una perdita di tempo.

PS: sia chiaro.. non ho scritto questo articolo in quanto Berlusconiano, ma da semplice spettatore.

[Omnia / Luca Zaccaro]


Una risposta a “La Maggioranza non c’è più”

  1. ANSA – ROMA, 6 AGO – Spunta l’ipotesi di una sorta di coordinamento tra i gruppi di Fli, Udc e gli esponenti dell’Api.

    Potrebbe essere valutata alla ripresa dell’attivita’ parlamentare. Questa ipotesi, si ragiona in ambienti parlamentari, potrebbe tradursi in un ‘patto di consultazione’ tra i gruppi per fare il punto sui principali provvedimenti all’esame di Camera e Senato e trovare i punti su cui convergere.

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    Mah.. certo che spianare in questo modo la strada a Berlusconi.. spero (per loro) che sia solo la prima “bufala estiva”

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