Come promesso, arriva oggi Fini con la “sua verità”. In un video, inizialmente destinato alle redazioni on-line delle fondazioni e dei giornali a lui vicini ma finito su YouTube causa crollo dei sopracitati server, il Presidente della Camera nonché capo di Futuro e Libertà ribadisce di non aver mai ricevuto un solo avviso di garanzia, di aver venduto l’appartamento a 300.000 € perché tale cifra era superiore del 30% rispetto alla valutazione fatta dai proprietari del palazzo, di aver concluso l’affare (dietro indicazione di Giancarlo Tulliani) con una società “Off Shore” perché a Montecarlo “questa è la regola e non l’eccezione” e di aver scoperto solo in seguito che ad abitare in quell’appartamento c’era proprio il cognato. Insomma, ammette di essere stato un po’ troppo “leggero”, ingenuo e forse di essersi fatto prendere un po’ in giro dal fratello della propria compagna.
Fini dichiara che presenterà le dimissioni dalla Presidenza della Camera per una questione di moralità solo se verrà accertato che il proprietario delle società “Off Shore” in questione dovesse risultare il pluricitato Tulliani (gliel’ha chiesto, ma egli avrebbe negato).
Passa poi, non prima di aver punzecchiato Berlusconi (senza mai citarlo) per l’uso di società all’estero e dei giornali a lui vicino per alimentare una campagna diffamatoria, a rivendicare l’esigenza di tornare a parlare dei problemi dell’Italia. E da questo punto di vista non si può che dargli ragione.
Restano però alcune questioni in sospeso:
1) Fini parla di un ipotetico “accertamento” futuro sulle proprietà delle società Off Shore, mentre sappiamo bene che tale operazione è già stata portata a termine dal Governo di Saint Lucia (con i risultati che ben conosciamo). Caso mai bisognerebbe portare avanti una azione di VERIFICA di tali risultati, ma non ci è dato sapere di più.
2) Resta il fatto, anche se Fini ha badato bene di dissociarsi da certe affermazioni, che i suoi più stretti collaboratori (Bocchino su tutti) hanno dichiarato in diretta televisiva sui canali statali che Berlusconi è un pericoloso orditore di trame internazionali volte alla destabilizzazione della vita democratica del Paese. La semplice e diretta conseguenza di accuse così pesanti nei confronti del Presidente del Consiglio sarebbe una mozione parlamentare di sfiducia e non, come “annunciato” da Fini, il sostegno ad un Governo che è tenuto a concludere la legislatura.
Insomma, anche dopo questo tassello il puzzle resta incompleto, e intanto cosa ci ha guadagnato il Paese?
7 risposte a “La Verità di Fini”
le guerre a colpi trasversali sono ormai una realtà consolidata grazie alla pseudopolitica inventata dall’unità con l’ausilio del paìs, ma che fini ESORDISCA su montecarlo parlando di una stima inziale di 230.000 euro è un’insulto alla ragione.
Il problema non è la casa, il prblema è la seraficità nel volerlo far credere, e a quel punto non gli credo più a nulla. PS: stime e perizie fanno parte del mio lavoro professionale
Ti dirò, anche a me (povero neolaureando in Ingegneria Informatica e completamente a digiuno di valutazione di immobili) quella cifra è parsa ridicola, contando che i monolocali a due passi da casa mia li vendono a 180.000 € e non stanno certo a Montecarlo. Se poi il parare viene da uno del mestiere allora i miei dubbi erano fondati 😉
Ah, aggiungo qui (mi sono dimenticato di scriverlo nell’articolo): ma Gianfranco, ti pare il caso di parlare in questo modo alla Nazione? I discorsi pre-registrati lasciali alle discese in campo di Berlusconi! Dal mio punto di vista (e credimi, non sono solo), la scelta di un video pre-registrato ha come unico obiettivo quello di evitare le domande dei giornalisti, tipiche di una conferenza stampa. Questo è stato un colpo basso. Se volevi dare risalto a Internet e alle tue fondazioni bastava trasmettere in diretta la conferenza stampa 🙁
Fini aveva annunciato che avrebbe detto la sua verita’, ma la sua verita’ e’ risultao un falso? La sua difesa e’ stato una omissione e manipolazione di fatti in maniera tale da apparire onesto.
Se era una persona seria doveva affrontare i giornalisti in conferenza stampa e portare documenti alla mano.
L’unica cosa dove Fini e’ insuperabile e’ la codardia, con il caso Scajola ha parlato chiaro e forte, adesso perche’ si trova coinvolto in situazioni poco chiare, allora silenzi, smentite, minaccia di querele e dopo due mesi la montagna partorisce il topolino.
Il clan Tulliani ha anche un contentioso con Gaucci e Fini ha niente da dire?
Ma perchè i video messaggi del nano di arcore sono plausibili e quelli di altre persone non lo sono?
Le vedute di parte fanno parte del gioco, ma la ragione dovrebbe farci ragionare quanto basta per scindere il vero di uno ed il vero che non appartiene all’altro e sai a chi mi riferisco.
Con la discesa in campo di B siamo scesi nella melma e ora di finirla.
bye
Oppure agire politicamente da politico, in pratica, come dice lui, solo la magistratura ha da verificare questa cosa, di cui lui era all’oscuro.
E lui, da politico di livello come si vuol proporre, attiva un meccanismo di attesa sul web per ricavare attenzione al suo gruppo (che secondo me fuori da internet ha 1/10 dell’attenzione) per poi finir per dire delle banalità?
Un politico di livello che lascia davvero fare la magistratura si sarebbe fatto da parte, ma prendendo invece per le orecchie il playboy di borgata facendogli sputare il rospo, lecito o illecito, con tutto il maneggiamento che c’è eventuamente stato.
@bruno: sull’opportunità della conferenza stampa la penso come te 😉
@Anonimo: un po’ di senso dell’umorismo dai.. il riferimento al video berlusconiano serviva per evidenziare come quella scelta (di parlare senza ascoltare obiezioni) lo portasse sullo stesso piano dell’ora odiato “dittatore” Berlusconi. E comunque, discesa in campo a parte, Berlusconi non disdegna certo le conferenze stampa. Poi magari va a finire che da del “comunista” a qualche giornalista colpevole secondo lui di aver posto domande scomode, ma questa è un’altra storia..
@jo: sì, probabilmente la decisione di diffondere il video in rete serviva anche a creare souspence e attenzione mediatica. Ma, come ho scritto, bastava fare una conferenza stampa in streaming! Sulla convenienza delle dimissioni di Fini ho già espresso più volte la mia idea: Fini sta (legittimamente) cercando di tornare alla politica “vera”, ed è liberissimo di farlo guidando il suo nuovo gruppo-partito, ma prima deve dimettersi da un incarico che lo pone per necessità di cose al di sopra delle “lotte” tra partiti in cui vorrebbe tornare ad avere un ruolo di primo piano. Mi sembra un ragionamento semplice e linare, senza tirare in ballo le case di Montecarlo..