Un Popolo, un Sito, due Partiti


Più di tre anni fa fui uno dei blogger “fondatori” di www.perilpartitodellaliberta.com, aggregatore pensato da Camelot per riunire tutti i blog di centrodestra che sostenevano la nascita di un partito unitario nell’area dei moderati.

Allora ho creduto molto a quel progetto (di cui ho realizzato anche il logo), ci serviva una casa comune che anticipasse i tempi della politica. Eravamo in pieno Governo Prodi e, nonostante l’esecutivo navigasse in acque agitate, la blogosfera di centrosinistra era costantemente meglio organizzata rispetto a quella di centrodestra.

Il progetto, come ho detto, ha anticipato il PDL come partito e proprio e con il tempo, soprattutto con la nascita ufficiale del PDL, è diventata un’ottima vetrina di quello che può essere definito senza possibilità di errore il “Popolo della Liberà”.

Come sappiamo tutti Gianfranco Fini ieri ha dato il via alla costituente di Futuro e Libertà come partito, qualcosa che, parole sue, “non sarà una AN in piccolo ma un PDL in grande”. Pensatela come volete sulla faccenda Fini-PDL-Berlusconi, a me non interessa. Il fattore rilevante è che dal 27 gennaio 2011 (nascita ufficiale di FLI) troveremo in Italia un uinico, grande “Popolo delle Libertà” diviso, di nuovo, in due partiti.

La colpa è di Berlusconi, la colpa è di Fini. Ripeto, qualsiasi sia il vostro pensiero in merito c’è una verità di fondo che non può più essere ignorata: il partito unico di centrodestra (al momento) non c’è più. O forse, stando alle dichiarazioni che da due mesi a questa parte riempiono le agenzie di stampa, non c’è mai stato.

Il PDL, nato per forza di cose come un nuovo partito Berlusconiano, non è riuscito nell’intento di trasformarsi in un partito liberale di massa.

Il Bipartitismo in Italia è qualcosa di irraggiungibile a causa della presenza di “singolarità” come la Lega e l’IDV e l’attuale sopravvivenza di partiti comunisti, ma ora (anche il PD è di fatto un partito ormai scisso) è messa in discussione anche la definizione di “bipolarismo all’italiana” che era stata coniata dopo le importantissime elezioni del 2008.

Alla luce di tutto questo mi rivolgo a tutti voi (e soprattutto a Camelot) per chiedervi: quale è oggi lo scopo del nostro aggregatore? Ha ancora motivo di esistere dopo gli ultimissimi accadimenti? Va trasformato in qualcosa di nuovo?

[Omnia / Luca Zaccaro]


6 risposte a “Un Popolo, un Sito, due Partiti”

  1. si potrebbe tornare al quel “per il Partito della Libertà” che era all’inizio e che rappresenta quell’ideale di partito unitario che nemmeno prima dell’ultima scissione aveva preso corpo con il PDL… comunque bello il logo

  2. Ciao freeman e grazie per il tuo commento.

    Spero che ci siano altre opinioni in merito perché la cosa mi interessa parecchio.

    PS: grazie anche per i complimenti;-)

  3. Per me la condivisione di contenuti in un unico aggregatore continua ad avere senso. Non avendo incombenze istituzionali non abbiamo alcun obbligo di rispettare (e rispecchiare) gli schieramenti parlamentari, e abbiamo invece troppe cose da condividere che prescindono dai tatticismi. Qualche riserva però ce l’ho. Questo è un aggregatore di blogger, e dovrebbe dare rilievo al pensiero di chi scrive. Se il pensiero di chi scrive esprime una linea politica è ovvio e mi vada bene e mi ragguagli sulle differenze, ma se è invece il marchio di una linea politica che si esprime attraverso singoli mi va molto meno bene. Non è capziosità, e la differenza tra la voglia di esprimersi e la voglia di conquistare e rimarcare posizioni prelevate di peso dai tatticismi di cui sopra.
    Però questo è un discorso che risponde a una mia etica, ed è secondo me fuori dalla mentalità liberale mettere i bastoni tra le ruote all’etica altrui. Dovrebbero capirlo d soli.

  4. Sono stato assente qualche giorno perché avevo un po’ di febbre, ma è ora di dire la mia:

    se pensiamo all’aggregatore nella sua inquadratura iniziale, ovvero una piazza virtuale per permettere a normali cittadini uniti dall’idea di un partito unico di centrodestra di pubblic(izz)are i propri articoli allora tutto può continuare senza modifica.

    Da quello che ho potuto vedere però anche all’interno dell’aggregatore sembra essere scoppiata la “guerra” tra Berlusconiani e Finiani, e questo non va bene.

    L’aggregatore deve rimanere estraneo a quelli che sono i tempi e i modi della politica. Qui, almeno qui, si dovrebbe parlare di contenuti e non di “contenitori”. Bene le critiche a Fini o Berlusconi basate sui fatti, ma attenti a non scendere al livello di quelli che vanno in tv a scannarsi come matti quando fino a due mesi prima stavano nello stesso partito.

    Oh, questa è la mia personalissima opinione. Ignoratela se vi sembra inutile, criticatela se vi sembra sbagliata. Ma io dovevo esprimerla.

    Grazie.

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