Prologo: come ho avuto modo di spiegare in tutti i post su Fini/FLI io NON sono contro Gianfranco. Se alle prossime elezioni presentasse un programma liberale e candidati credibili io non avrei problemi a dargli il mio voto.
Detto questo, Fini ha sempre detto giustamente che Berlusconi ha il diritto e il dovere di governare, ma è altrettanto vero che se potrà continuare o meno a farlo dipende essenzialmente solo da FLI, ovvero da Fini stesso. Inutile quindi “obbligare” Berlusconi a fare il capo del Governo se poi un giorno sì e l’altro pure si minaccia un altro esecutivo.
Parliamoci chiaro: attualmente esiste, sia alla Camera che al Senato, una maggioranza trasversale pronta a formare un esecutivo che non comprenda il PDL (o sarebbe meglio dire Berlusconi). Se non altro perché molti senatori “nordisti” del PDL temono di non venire rieletti a causa del maggior potere della Lega in quell’area.
Ad oggi l’unica cosa che ci tiene lontani da tale scenario è il voto di FLI a favore del governo. Capito il paradosso? Fini, capo di FLI, dice che se Berlusconi cadesse non sarebbe un golpe esprimersi a favore di un nuovo governo. Ma abbiamo capito che Berlusconi può cadere solo se FLI gli fa mancare l’appoggio. Ma sono solo io a vedere una situazione tragicomica?
E poi il fatto che qualcosa sia già successo in passato non basta assolutamente a legittimarlo: stia attento dunque il Presidente della Camera perché, stando alle sue ultime dichiarazioni, il ribaltone del 1995 fu una scelta “corretta”. Bisogna fare una distinzione in merito: un conto è la formazione di un nuovo governo durante una legislatura senza che vengano sostanzialmente cambiati gli equilibri interni (esempio: Berlusconi II / III nel 2005), tutt’altra cosa è stravolgere la volontà dei cittadini che durante le elezioni politiche hanno espresso una precisa volontà mandando al governo forze “destinate”, almeno per 5 anni, all’opposizione.
Numericamente, come ho già scritto, è possibile la formazione di un nuovo Governo con l’appoggio (o l’astensione) di tutte le forze tranne PDL e Lega. Ma come ci si giustificherebbe di fronte ai cittadini?
Se Fini vuole davvero smarcarsi da Berlusconi allora segua il mio consiglio: tolga apertamente la fiducia al PDL e chieda a Napolitano di sciogliere le Camere, in modo da presentarsi responsabilmente di fronte agli elettori con il suo nuovo progetto.
PS: giuste le critiche al “partito carismatico”. Ma il grande errore di Fini è quello di averle tirate fuori oggi, da oppositore, senza mai essere andato in passato oltre le “stoccate” televisive, chiedendo ad esempio la convocazione di riunioni straordinarie (o altre iniziative di questo genere).