La Patata Bollente


— DISCLAIMER —

Il sottoscritto è schifato dai reati di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile e crede che i condannati, dopo i tre gradi di giudizio, debbano scontare le relative pene.

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Silvio Berlusconi è un genio. Nessuno lo può negare. Lo si può odiare alla follia, lo si può ritenere inadatto per guidare una nazione, lo si può desiderare full-time alla sbarra a rispondere alle domande di un magistrato, ma la sostanza è che Berlusconi resta un genio.

Prendete il videomessaggio a reti (quasi)unificate lanciato ieri sera all’ora di cena: la situazione è grave, così come l’accusa. Non tanto per la particolare situazione (Ruby di diciassettenne aveva ben poco), quanto per il fatto che si va a discutere di come il Primo Ministro di una Nazione esponga il proprio Paese all’estero con i suoi atteggiamenti. Insomma, Berlusconi è (sarebbe) inguaiato. E lui, una volta tanto, non si tira indietro: i videomessaggi segnano i momenti-clou dell’avventura politica del Cavaliere, e questo è un momento assolutamente decisivo. Potrebbe essere il brusco tramonto della sua era (già giunta, peraltro, all’ultimo atto) o un insperato elisir di lunga vita politica. Berlusconi ha parlato al cuore di sessanta milioni di cittadini, esponendo le sue ragioni. Ovviamente dovrà ripetere (e dimostrare) le stesse convinzioni davanti ai magistrati, ma l’atto in sé è un segnale importante.

Torniamo al messaggio: in TV ho visto un uomo anziano e parecchio stanco. Anche se la stanza è la stessa (o comunque una di quelle vicine), le sensazioni e le emozioni del messaggio della “discesa in campo” sembrano lontani anni luce. Il Cavaliere, in abito formale, spiega con chiarezza di cosa è stato accusato e perché, secondo lui, si tratta di accuse infondate (nel merito: il presunto “concusso” negherebbe tale ipotesi e Ruby avrebbe sempre dichiarato di avere 24 anni). Non risparmia agli spettatori parole cruenti come “sesso” e “rapporti sessuali” (che stridono parecchio con l’immagine di un Presidente del Consiglio di quasi ottanta anni) né concetti altrettanto forti espressi (magistralmente) grazie all’uso delle tecniche di comunicazione non verbale (lo sguardo, ma soprattutto il pugno chiuso al termine del discorso). Insomma, non si tratta del classico messaggio propagandistico (o almeno, non lo è in superficie) ma di una vera e propria memoria difensiva, non di fronte ai giudici ma alla sua nazione.

Ci siamo, manca meno di un minuto alla fine del messaggio. Lo spettatore medio non ha ancora assorbito per intero i contenuti del discorso e le conseguenze che tali fatti potrebbero avere sul Governo e sul futuro del Paese ed ecco che il genio gioca il suo asso nella manica. Lo ricordate l’ormai celebre “Aboliremo l’ICI” con cui guadagnò in 10 secondi parecchi punti percentuali alle politiche 2006? Beh, più o meno il livello è quello: Berlusconi termina la sua arringa, cambia tono, assume l’aria del cane bastonato e annuncia candidamente che non può aver fatto sesso con Ruby, semplicemente perché, da quando si è separato da Veronica Lario, è legato sentimentalmente ad una persona che non avrebbe permesso che tali eventualità si verificassero.

Basta, il telespettatore-tipo (quello a cui era davvero rivolto il messaggio) è catturato e ha già dimenticato tutta la vicenda di Ruby: Berlusconi ha una ragazza misteriosa. La priorità diventa automaticamente quella di scoprire il suo nome.

Nonostante la gravità della situazione (si è trattato della classica mossa della disperazione) non c’è reato che tenga, e i detrattori di Berlusconi possono farci ben poco. Quando si tratta di “apparire” il Cavaliere è un autentico genio. Quella di distrarre l’attenzione della massa dal vero problema dirottandola altrove è forse la prima regola di quello che viene comunemente definito come “controllo mentale delle masse”.

Naturalmente questo giochetto non funziona con tutti, e Berlusconi sarà “costretto” a dare spiegazioni più convincenti o, se non ne fosse capace, di rassegnare le dimissioni (ma, a questo punto, le dimissioni sarebbero a mio parere una buona scelta in entrambi i casi). In fondo si tratterebbe di sfruttamento della prostituzione minorile e concussione, messe in atto dal Presidente del Consiglio in persona. Mica poco..

Resta comunque valido il solito discorso sulla giustizia ad orologeria: quanto può essere “casuale” la notizia dell’imputazione di Berlusconi dopo poche ore dal pronunciamento della consulta sul legittimo impedimento?

Ma io, fossi tra i detrattori di Berlusconi, starei attento a cantare vittoria.. io qualcosina avevo già scritto in merito. E in casi come questi nulla può essere dato per scontato.

A proposito, sarà Nicole Minetti?

Se volete qui c’è il video integrale.

[Omnia / Luca Zaccaro]


2 risposte a “La Patata Bollente”

  1. scusate…da donna,ma vi sembra una giustificazione valida?siccome ho una relazione io certe cose non le faccio.Il 95% dei clienti delle puttane è sposato!in veneto si dice :”pegio il tacon che il buso”,peggio il rattoppo che lo strappo.I maschi lo invidiano,ma noi donne (anche quelle di destra)ABBIAMO IL VOMITO!!!!

  2. Sono d’accordissimo con te Laura, non ti preoccupare 😉

    Lo scopo dell’articolo (dal quale, almeno secondo le mie intenzioni, dovrebbe trasparire un certo “fastidio”) è solo quello di analizzare l’abile trucchetto usato durante il videomessaggio.

    Le considerazioni sui fatti sono ben altra cosa.. alcune le ho scritte qua e la nell’articolo, altre me le tengo per me almeno fino a quando non si saprà qualcosa in più (Berlusconi sarà pure Berlusconi ma è innegabile che il tribunale di Milano non gli sia propriamente “amico”).

    Grazie ancora per il commento! Un saluto a te e a tutto il Veneto 😉

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