Ci svegliamo alle 8:30 e, dopo una veloce colazione, saltiamo in macchina per raggiungere in Grand Canyon in Arizona. In mezzo una sosta, obbligata, alla Hoover Dam, probabilmente la diga più famosa del mondo che avete visto sicuramente anche in GTA San Andreas e Trasformers 2. Per godervi il panorama dovrete uscire a Hoover Dam, parcheggiare la macchina e proseguire a piedi, dopo aver superato l’eventuale controllo di polizia. Vi avvisiamo però che questa strada è chiusa e quindi anche noi siamo costretti a tornare indietro e riprendere il nuovo ponte che passa proprio sopra la diga. Si tratta di un bel panorama, con il Colorado che viene bloccato da questa costruzione mastodontica. Da vedere ad ogni costo, nonostante il caldo record che tocca addirittura i 105° F! Dopo qualche ora di macchina arriviamo sulla Highway 64 sulla quale dovrebbe trovarsi il nostro albergo. Pensavamo di fare più fatica e invece eccolo lì, l’Holiday Inn Express, a pochi metri dall’ingresso del Parco Nazionale del Grand Canyon. Dopo il checkin e una meritata sosta (il viaggio è stato abbastanza caldo) decidiamo di fare visita al National Geographic Visitor Point per informarci sui tour guidati. Purtroppo, dato il poco tempo a nostra disposizione, non troviamo nulla che si adatti alle nostre esigenze. Ma se voi, anche grazie a questa guida, volete organizzarvi meglio, il sito da cui partire è http://explorethecanyon.com/it. Non ci resta che dirigerci verso il parco in macchina. Il biglietto d’entrata costa 25$ a veicolo ed è valido per 7 giorni. Una volta all’interno dovrete lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi e decidere come organizzare la vostra visita. In linea di massima avete due possibilità: scegliere quali ViewPoint visitare muovendovi agevolmente con le tre linee di navette gratuite oppure organizzare una escursione rivolgendovi direttamente ad un ranger. Noi abbiamo scelto la prima opzione e abbiamo visitato alcune zone sul tracciato blu. Il parco è davvero incantevole (e ben mantenuto), la vista è da rimanere senza parole (tanto che nemmeno le foto le rendono giustizia) e l’organizzazione interna è superba. All’ingresso e sui bus potrete ottenere gratuitamente un fascicolo (anche in italiano) che racconta la storia del parco e offre informazioni molto utili per organizzare la vostra visita. Verso le 19 decidiamo di fermarci a mangiare in uno dei ristoranti presenti. Ottima scelta, vista la qualità della carne (incredibili wild baby pork ribs con tanto di salsa barbeque) e il prezzo modesto. Torniamo in albergo dopo aver visto il Grand Canyon al buio e organizziamo la visita di domani alle due estremità della gola rocciosa.