American Trip – Day 14


La sveglia, l’ultima, suona puntuale alle 7. Sistemiamo le ultime cose e scendiamo a provare la colazione inclusa nel prezzo della camera. Ribadiamo le nostre osservazioni in merito. Torniamo in camera ma solo per prendere le valigie e prepararci al checkout. Dopo neanche un quarto d’ora la nostra amata Dodge Charger è già parcheggiata nel deposito coperto della Dollar. Valigie al seguito ci dirigiamo (utilizzando il trenino automatico) verso il terminal A dei voli internazionali. Facciamo il checkin alle macchinette automatiche e attendiamo con pazienza l’apertura dell’imbarco alle 10. Dopo essere passati (quasi) per primi, ed aver marchiato come “fast” le nostre valigie dato che abbiamo solo 45’ per prendere la coincidenza, ci dirigiamo verso il gate dove ci viene chiesto di passare scalzi dal metal detector e dal body scanner. Valgono le considerazioni fatte per il viaggio di andata: ascoltate le istruzioni del personale (sempre cortese e professionale) e non mostratevi infastiditi di fronte alla possibile perquisizione. Dopo qualche ora di attesa ed un panino al volo è tempo di salire sull’aereo di KLM che ci riporterà in Europa. Il viaggio è più breve di quello di andata (per via della rotazione terrestre) e la notte è molto più corta. Ciononostante a tutti noi è sembrato più lungo e meno confortevole. Si conclude qui questa giornata “breve” dato il gioco dei fusi orari.

[Omnia / Luca Zaccaro]


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