Il 10 è per sempre. Mi ha fatto effetto, devo ammetterlo (photo credits: LaStampa). Vedere la Storia, la Leggenda vivente indossare la maglia rossonera. Ma, in fondo, era sempre un numero 10. E Seedorf credo che si meriti questo onore.
Il palcoscenico è lo “Juventus Stadium” di Torino che, a quanto pare, ospiterà la finalissima di Europa League nel 2014.
Gli attori erano Juve e Milan, sicuramente le due migliori squadre d’Italia in questa stagione.
Lo spettacolo è la semifinale di ritorno di Coppa Italia.
Poca roba, fino a qualche anno fa. Troppo il tempo da dedicare a Campionato e Champions. Ma, dopo le singolari conseguenze di “Calciopoli”, questa era per la Juve la prima vera occasione di giocarsi l’accesso ad una finale. La possibilità di tornare a vincere qualcosa. Conte non ha fatto nulla per nasconderlo. “E’ la partita più importante dell’anno”. E se è vero che forse non vale lo stesso per il Milan, il solo fatto di avere di fronte l’amico-nemico di sempre riesce a caricare i giocatori al di là di quelle che sono le vere prospettive del campo. Ne viene fuori una sfida che riflette quelli che erano i pronostici: tanto gioco, tanto impegno e tanti gol. La Juve, pur rimaneggiata per la Coppa (come è sempre stato quest’anno), spende il 101%. E il Milan non è da meno. Conte affida le chiavi della sua Creatura al “Fabbricante” (per dirlo “alla Matrix”). “Questa è la partita di Del Piero”. L’ultima del grande Campione contro il Milan. E lui, come al solito, si carica sulle spalle la sua Squadra e la porta in campo. E ci mette pure la firma, con un’infilata da prima punta.
Poi il gioco la fa da padrone fino al centoventesimo minuto. Fino al fischio finale. La Juve è in finale.
Ma non è ancora finita. Del Piero deve rendere onore allo Stadio e ad uno dei suoi avversari storici, il Milan. Seedorf (anche lui, probabilmente, all’utlima sfida contro la Juve) gli si avvicina e gli chiede la maglia. Alex accetta e si infila il “10” dell’amico. Poi riabbraccia i compagni e si dirige sotto la curva. Con la maglia del Milan.
E’ una scena, a mio parere, bellissima. Del Piero è il Leader della Juve e non deve più dimostrare niente a nessuno. E il fatto di indossare la maglia di un avversario è solo il modo migliore di rendergli onore.
La cosa importante, fondamentale, è che non sia altro numero all’infuori del 10.
Una risposta a “Ciao Milan”
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