Disclaimer: i contenuti di questa guida si intendono a scopo puramente illustrativo. Non rispondo di nessun tipo di danno provocato direttamente o indirettamente dall’utilizzo di tali informazioni. I Trademarks citati appartengono ai relativi proprietari. L’utilizzo di alcuni dei software presentati potrebbe essere soggetto a condizioni di licenza che vanno sottoscritti o al pagamento di una somma di denaro per sbloccare alcune funzioni. Continuando a leggere accetti tutti i termini appena elencati.
Quante volte l’amico dell’amico si è presentato a casa vostra con il Computer da riparare? Molte, immagino. E quanti diversi problemi hai dovuto risolvere? Ancora molti, probabilmente. In passato la vita del “salvatore” era un po’ più tranquilla perché, avendo quasi sempre a disposizione una unità ottica, era possibile avviare il Computer con un CD preparato all’occorrenza e risolvere i problemi senza caricare l’installazione corrente del Sistema Operativo. Oppure, in casi estremi, staccare il disco rigido e collegarlo ad una macchina di test appositamente preparata.
Con l’avvento di Netbook e affini la situazione si è un po’ complicata vista l’assenza dell’unità ottica e l’oggettiva difficoltà di disassemblaggio (ma soprattutto riassemblaggio) a volte necessaria per scollegare l’Hard Disk. Certo, sono sempre più diffuse le opzioni di ripristino del Sistema da partizione nascosta, ma non è detto che sia questo quello che ci serve. Come procedere allora? La situazione più semplice sarebbe quella di dotarsi di un lettore CD esterno, da attaccare alla presa USB, e caricare gli strumenti di ripristino da lì, al Boot del PC. Purtroppo non sempre questa strada è percorribile, anche perché queste unità non costano pochissimo e potrebbe non essere conveniente acquistarne una per una sola, singola riparazione (che sarà ovviamente richiesta di domenica sera, a negozi chiusi).
Quello che ci serve allora è una chiavetta USB, ad rendere avviabile e su cui caricare tutto il necessario. In teoria tutte le Motherboard create nel nuovo millennio supportano il boot da USB ma nella pratica la percentuale di successo è piuttosto bassa. Oggi presenterò un modo facile, veloce ma soprattutto sicuro per creare la “USB Rescue Pen” perfetta.
Siccome non è mai buona cosa “reinventare la ruota” faremo riferimento ad un prodotto disponibile da molto tempo (ben testato) e che sicuramente conoscete: Hiren’s Boot CD. Si tratta di un disco avviabile contenente una lista infinita di programmi per risolvere ogni tipo di problema e, cosa che non fa mai male, una versione “live” di Windows XP.
Per trasferire il contenuto di questa guida su una chiavetta USB e per renderla avviabile seguiamo le istruzioni riportate direttamente sul sito di Hiren’s
1 – Scaricare la ISO di Hiren’s Boot CD dal sito ufficiale. Come specificato nel disclaimer per tutto ciò che è collegato all’utilizzo di tale “pacchetto” fare riferimento a quanto scritto al link specificato
2 – Formattare la penna USB con il tool “USB Storage Format” come indicato al link sulla pagina ufficiale
3 – Scaricare il pacchetto “grub4dos” e lanciare l’applicazione Grub4Dos Installer come specificato sulla pagina dedicata
4 – Copiare sulla penna USB formattata i file “grldr” e “menu.lst” presenti nel pacchetto scaricato al punto 3
5 – Estrarre sulla penna USB formattata il contenuto dell’immagine di Hiren’s Boot CD scaricata al punto 1
Dopo aver riavviato il sistema occorre istruire il BIOS in modo che scelga la USB come punto di caricamento primario. Questo è possibile modificando l’ordine di BOOT nella sezione dedicata del BIOS stesso (a cui si accede all’accensione del PC premendo uno dei tasti “CANC”, “F2”, “F12” o altro dove specificato)
Dopo pochi secondi verrà presentata una schermata in cui scegliere se lanciare direttamente uno dei programmi o se caricare la versione Live di Windows XP (da cui sarà comunque possibile lanciare tali applicazioni).
Ed ora tocca a voi e alle vostre riparazioni! Fatemi sapere se qualche cosa non funziona 🙂
2 risposte a “Guida: Hiren’s Boot CD su USB”
si può aggiornare il contenuto della penna usb, per esempio le definizioni virus, dopo l’installazione di hiren?
Dato che si tratta di una chiavetta USB (con accesso in lettura/scrittura) direi proprio di sì (anche se non ho mai provato). Occorre verificare come vengono distribuite le definizioni dell’antivirus che ti interessa e se è possibile sovrascrivere manualmente quelle vecchie. Direi che la strada più semplice è provare! Facci sapere come è andata!