Lo abbiamo conosciuto, lo abbiamo amato e spesso anche odiato. Ma è presente nelle nostre “vite digitali” da ben 12 anni, un’eternità nel campo dell’informatica.
Dopo un’infanzia problematica, ha raggiunto la maturità (e una certa stabilità) intorno al 2005 e da allora non gli hanno mai veramente permesso di andare in pensione, nonostante suo nipote abbia dimostrato in più di una occasione di essere un degno erede.
Stiamo parlando, ovviamente, di Windows Xp. Lanciato da Microsoft nell’Ottobre del 2001 vedrà la fine del supporto tra esattamente 365 giorni, l’8 Aprile 2014.
Nell’ambito domestico ormai Windows Xp è un lontano ricordo (dato che dal 2006 in avanti tutti i PC venduti montavano versioni successive del Sistema Operativo di Microsoft), ma in ambito aziendale e in alcune particolari situazioni il “vecchio” sistema la fa ancora da padrone, vuoi per la compatibilità, vuoi per i costi di aggiornamento.
Ma tra un anno tutto è destinato a cambiare: la fine del supporto implica il fatto che Microsoft non pubblicherà più Patch di sicurezza ed eventuali “buchi” verranno corretti solo dietro (lauto) corrispettivo. E a quel punto anche queste “nicchie” dovranno adeguarsi perché non penso proprio (o, almeno, lo spero) che queste macchine possano rimanere così, “nude”, di fronte ai sempre nuovi pericoli della Rete.
Se proprio Xp non potrà essere superato (esistono infatti applicativi che funzionano solo su quel Sistema) allora bisognerà prevedere dei layer aggiuntivi di protezione, per fare in modo che queste macchine non vengano mai direttamente a contatto con il “mondo esterno” (Internet).
Chissà se 365 giorni saranno sufficienti ad abbandonare definitivamente questo sistema per consegnarlo al libro dei ricordi o se Microsoft si vedrà costretta ad estendere, di nuovo, il supporto per Windows Xp, l’highlander.